Città di Castello

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Molto ricca e variegata è la rete di sentieri che si sviluppano nel territorio alto-tiberino che il CAI e la Comunità Montana Alta Umbria curano e promuovono con particolare attenzione. Da Città di Castello la rete dei percorsi si estende a sud verso Monte Cedrone, Monte Santa Maria fino ad arrivare all’ Abbazia di Marzana ed alla cima di Monte Favalto; ad est i sentieri raggiungono la dorsale appenninica verso Pietralunga e Monte Nerone, mentre a Nord–Ovest, dopo l’Eremo di Monte Casale, proseguono verso l’Alpe della Luna, l’Eremo di Cerbaiolo fino ad arrivare al Santuario della Verna. Da qui parte il Cammino di Francesco, sicuramente il sentiero più conosciuto e più frequentato non solo da pellegrini alla scoperta di luoghi, spazi e spirito legati a San Francesco di Assisi, ma da tutti coloro che amano a vivere a stretto contatto con la natura, l’arte e la storia. Il percorso francescano, partendo dal Santuario della Verna arriva, in 16 tappe, dopo aver attraversato la nostra valle e la nostra regione, a Greccio e nella valle del Reatino. I tratti che interessano il territorio Alto Tiberino vanno da Sansepolcro a Città di Castello e da Città di Castello a Pietralunga e sono percorribili anche in bicicletta e cavallo.  Si tratta di due tappe impegnative soprattutto per la lunghezza del percorso di circa 28 chilometri;  nella prima, dopo la partenza da San Sepolcro, si arriva al Santuario di Petriolo,  a Fighille, per salire a Citerna,  ridiscendendo poi sulla strada aretina (SS221)  e da qui si raggiunge Celle. Si ridiscende per poi risalire fino a San Lorenzo di Lerchi, dove si trova il parco di Archeologia Arborea;  si scende fino al paese di Lerchi e salendo poi di nuovo per arrivare all’Eremo di Buon Riposo, per poi dirigersi, passando per  Villa Montesca, verso Città di Castello.
La tappa da Città di Castello a Pietralunga ha una lunghezza che si aggira sempre sui 28 – 29 chilometri; dalla città, dopo essere giunti in località Sasso (Provinciale della Baucca) si inizia a salire fino a Collevecchio e Candeggio; il sentiero prosegue verso Pieve de' Saddi per poi salire a Candeleto e ridiscendere a Pietralunga.  Percorsi impegnativi ma che pellegrini e sportivi  vivono con grande entusiasmo e spirito francescano ripercorrendo i luoghi del Santo lungo itinerari antichi, a stretto contatto con una natura ancora incontaminata fatta di boschi lussureggianti, antiche pievi e casolari, corsi d’acqua limpidissima, panorami di rara bellezza.