Cattedrale di San Florido
La Cattedrale, edificata nella forma attuale in pieno Rinascimento (quando, all'epoca, vi era una chiesa sin dal 1012) sorge sul luogo di sepoltura del Santo vescovo Florido, patrono della città.
La Cattedrale conserva lontane origini romaniche e tracce del rifacimento gotico specie nella fiancata nord di cui rimane come splendida testimonianza il Portale, ornato da raffinati bassorilievi, che si apre sulla settecentesca scalinata recentemente restaurata. Di pregevole fattura le sculture dei pilastri, di iconografia simbolica e religiosa è a croce latina e di ordine corinzio, attico superiore dorico.
La facciata verso il Cassero, seicentesca, è rimasta incompiuta ed è contigua alla cinquecentesca Prepositura di Giulio Vitelli, a pochi passi dal settecentesco Palazzo Della Porta (già Berioli).
L’interno, ad unica navata con volte a crociera e cappelle laterali, vanta linee architettoniche pure, secondo uno schema rinascimentale tipicamente fiorentino, di ampio respiro cinquecentesco pur nella struttura prevalentemente quattrocentesca. La Cappella del SS. Sacramento, detta “il Cappellone”, è di Nicola Barbioni (fine sec. XVII), lo stesso periodo del soffitto a cassettoni e lo stesso autore della Cupola che, crollata per evento sismico, fu riedificata su disegno di Tommaso Catriani alla fine del ‘700. Notevole è anche la Chiesa inferiore (seconda metà del XV secolo) recentemente riportata all’originale intonacatura, con un altare settecentesco ove si trova il sarcofago con le reliquie di San Florido.
Bellissimi gli stalli del coro, risalenti al XVI secolo, su disegno, tra gli altri, di Raffaellino del Colle.